domenica 8 gennaio 2012

Un classico dell'Epifania


Tradizione vuole che Piazza Navona, una delle piazze più note e famose di Roma, durante il periodo Natalizio, e più nello specifico per l'Epifania, si arricchisca di banchi, giostre, bancarelle, e diventi il cuore dei festeggiamenti della Befana.
Migliaia di Romani e turisti in questi giorni affollano la Piazza, e gli attori principali sono i bambini in cerca della simpatica vecchietta che porta loro dolci.

Ovviamente la Piazza non richiama solamente i festeggiamenti dell'Epifania, è famosa in tutto il mondo per la storia e per i monumenti che vi si possono ammirare.


Piazza Navona, ai tempi dell'antica Roma era uno stadio lungo 276 metri, largo 54 e poteva ospitare 30.000 spettatori, costruito dall'imperatore Domiziano nell'85 dal quale prende il nome di Stadio Domiziano. Lo stadio era riccamente decorato con statue, una delle quali è quella di Pasquino, ora nell'omonima piazza adiacente.


Attualmente la Piazza è caratterizzata da tre fontane, la Fontana del Nettuno o dei Calderoni, opera di Gregorio Zappalà e Antonio Della Bitta, e la Fontana del Moro ai lati progettata da Giacomo della Porta, mentre al centro si trova la famosa Fontana dei Quattro Fiumi, realizzata dal Bernini.
Proprio di fronte alla Fontana dei Fiumi si trova la Chiesa di Sant'Agnese in Agone, che nella fotografia in alto è ritratta con davanti una porzione di giostra montata in occasione delle celebrazioni dell'Epifania.
La chiesa fu progettata nel 1652 da Girolamo Rainaldi in stile barocco. In seguito i lavori proseguirono sotto la direzione di Francesco Borromini il quale cambiò in parte il progetto originale, aumentò la distanza tra le due torri integrate nel prospetto ed ideò l'impostazione della facciata concava per dare più risalto alla cupola.
Nel 1672 la costruzione fu completata da Carlo Rainaldi, il figlio dell'architetto che aveva cominciato i lavori.

Curiosità, si dice che Piazza Navona veniva allagata per inscenare le battaglie navali: si tratta di una leggenda generata dal fatto che la piazza veniva allagata solitamente nel mese di agosto per lenire il caldo.


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